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Cosa ci aspettiamo da Terminator: Dark Fate

Se maledite ancora oggi il giorno in cui avete guardato Le macchine ribelli, se avete pianto per i troppi sbadigli in Salvation e se avete rinunciato ad ogni voglia di vivere alla fine di Genisys allora forse Terminator: Destino Oscuro è il film che fa per voi.

Intendiamoci, il film sopracitati non sono da buttare, hanno tutti qualcosa che li salva dalla totale catastrofe. Qualcuno risulterebbe addirittura godibile se decontestualizzato dall’universo Terminator. Prendiamo come esempio Salvation, pellicola uscita 10 anni fa nell’ormai lontano 2009, sequel/prequel che segna una certa discontinuità di intenti rispetto al precedente terzo capitolo e per certi versi anche dall’immortale secondo.

Si cerca di tornare al dramma in un contesto post-apocalittico già segnato dalla dittatura delle Macchine. Il budget importante (200 milioni di dollari) ed il cast di tutto rispetto, con un John Connor interpretato da Christian Bale insieme al companion robotico Marcus aka Sam Worthington, ne fanno un interessante biglietto da visita. Anche la qualità visiva, con una fotografia di alto livello, restituisce un contesto godibile e dimostra una cura non da poco nella realizzazione dei vari atti.

Il risultato finale però non è quello sperato. Una durata eccessiva ed il protrarsi di un dramma che sa di già visto, smorzano l’entusiasmo dello spettatore e del fan, quest’ultimo accontentato parzialmente da un cammeo in Cgi di Arnold Schwarzenegger nella parte di un T-800. Troppo poco per chi aveva atteso diversi anni per il ritorno della saga in grande stile.

I’m Bat… Ehm, John.

Nel 2015, presentato in pompa magna, arriva Genisys, con la promessa di far rivivere le stesse emozioni trasmesse dal secondo memorabile Il giorno del giudizio. Ci riesce? No. Nonostante il ritorno di Arnold, il film si presenta come un reebot citazionistico creato principalmente per coloro i quali volevano rivedere in giacca di pelle l’attore austriaco mentre dice “I’ll be back“. Apprezzabile comunque lo sforzo di mettere in scena una trama incentrata su viaggi e paradossi temporali, che con un pizzico di cura in più avrebbe potuto anche giustificare la rinascita del franchise.

Cosa dire invece de Le macchine ribelli? Forse è meglio soprassedere.

I’ll be back… Di nuovo.

Da questo marasma nasce la voglia di James Cameron di riprendere in mano la propria creatura e, in veste di produttore, fare piazza pulita di tutto ciò che è accaduto dopo Terminator 2.  L’intenzione del papà di Avatar è quella di riportare alla gloria una saga che allo stato attuale avrebbe ben poco da dire.

Ecco allora che rispuntano i nomi che hanno fatto di Terminator il prodotto per il quale oggi conserviamo un bel ricordo: Una fisicatissima Linda Hamilton torna nei panni di Sarah Connor, leader della resistenza. Edward Furlong sarà ancora John Connor, o meglio, la sua faccia sarà ricostruita in Cgi per delle scene flashback di lui ragazzino (non è comunque esclusa la sua presenza anche in versione adulta), e ovviamente un eterno Arnold Schwarzenegger nelle sembianze di un invecchiato T-800.

La regia, affidata a Tim Miller (Deadpool), vuole indirizzare il film verso un ritorno alle origini che possa accontentare fan e pubblico che si approccerà per la prima volta all’universo nato negli anni ottanta.

La speranza di chi è cresciuto con la paura che Skynet possa prima o poi prendere il sopravvento, è che Cameron possa davvero riportare in auge il marchio. Basta battutacce scritte da Ezio Greggio alternate a momenti di action puramente trash in stile Terminator 3, basta drammi personali e storie strappalacrime forzate viste in Salvation come nelle migliori puntate di pomeriggio 5, ma soprattutto basta citazioni e “I’ll be backcome troppo spesso sentito in Genisys.

Quel che serve e che come dalle varie dichiarazioni di regista e sceneggiatore ci si attende, è freschezza, novità e quel senso di appagamento e compiutezza che solo i primi due film, se pur diversi tra loro, hanno saputo restituire.

Sei tu, JoConno? (cit.)

Il 31 Ottobre, quando Terminator: Destino Oscuro farà il suo debutto in sala in Italia, quel che vorremmo trovarci davanti dovrebbe rappresentare un punto di inizio, date le intenzioni di volerne fare una sorta di nuova trilogia, messo su schermo senza trascinarsi dietro il successo dei predecessori, quelli veri. In caso contrario, forse sarebbe meglio che Skynet vinca una volta per tutte.